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La Commissione presenta la nuova PAC

  • Immagine del redattore: Alliance Food Consultants
    Alliance Food Consultants
  • 1 giu 2018
  • Tempo di lettura: 2 min


La Commissione europea ha presentato oggi il pacchetto sulla futura politica agricola comune (PAC).

Con un bilancio di 365 miliardi di EUR allocato tra il 2021 e il 2027, la futura PAC nasce all’insegna di una consistente riduzione di bilancio.

Nonostante questo, l’intento della commissione è di continuare a sostenere gli agricoltori e le comunità rurali, guidare lo sviluppo sostenibile dell'agricoltura dell'UE e rispecchire l'ambizione dell'UE in materia di tutela ambientale e di azione per il clima.

La proposta della Commissione conferisce inoltre agli Stati membri maggiore flessibilità per scegliere come e dove investire i propri finanziamenti.

Ecco le principali novità:

  • Gli Stati membri godranno di una maggiore flessibilità per quanto riguarda le modalità di utilizzo delle dotazioni loro assegnate e potranno progettare programmi su misura. Gli Stati membri avranno anche la possibilità di trasferire fino al 15% delle proprie dotazioni PAC dai pagamenti diretti allo sviluppo rurale e viceversa, per assicurare il finanziamento delle proprie priorità e misure.

  • I pagamenti diretti rimarranno una componente essenziale della politica, assicurandone la stabilità e la prevedibilità per gli agricoltori. Sarà data priorità al sostegno delle aziende agricole di piccole e medie dimensioni.

  • I pagamenti diretti agli agricoltori saranno ridotti a partire da 60 000 € e limitati a 100 000 € per azienda agricola.

  • Le aziende agricole di piccole e medie dimensioni riceveranno un sostegno più elevato per ettaro.

  • Gli Stati membri dovranno accantonare almeno il 2% della dotazione per pagamenti diretti per aiutare i giovani agricoltori ad avviare la propria attività. Tale iniziativa sarà integrata da un sostegno finanziario per lo sviluppo rurale e diverse misure per facilitare l'accesso alla terra e i trasferimenti di terreni.

  • I pagamenti diretti saranno subordinati a requisiti ambientali e climatici più rigorosi.

  • Ciascuno Stato membro dovrà offrire regimi ecologici che aiuteranno gli agricoltori ad andare oltre i requisiti obbligatori e che saranno finanziati con una quota delle dotazioni nazionali per i pagamenti diretti. Almeno il 30% di ciascuna dotazione nazionale per lo sviluppo rurale sarà dedicata alle misure ambientali e climatiche.

  • Un bilancio di 10 miliardi di € nell'ambito del programma di ricerca dell'UE Orizzonte Europa sarà destinato a progetti di ricerca e innovazione nel settore dell'alimentazione, dell'agricoltura, dello sviluppo rurale e della bioeconomia. Gli Stati membri sono incoraggiati ad utilizzare i big data e le nuove tecnologie per i controlli e il monitoraggio (ad esempio, verificando le dimensioni dell'azienda agricola ai fini delle domande di pagamenti diretti mediante dati satellitari), con una conseguente diminuzione della necessità di effettuare controlli in loco.

  • Viene promossa la digitalizzazione della vita rurale, ad esempio ampliando l'accesso alla banda larga nelle regioni rurali.

Prossime tappe

Le proposte saranno esaminate dal Parlamento Europeo e dal Consiglio.

 
 
 

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